Bolsena

Santa Cristina di Bolsena, nota anche come Santa Cristina di Tiro (... – 304 circa), secondo la tradizione fu martirizzata sotto l'imperatore Diocleziano, intorno all'anno 304.

Le scoperte archeologiche indicano che a Bolsena la venerazione di santa Cristina, vergine e martire, risale almeno al IV secolo: presso il sepolcro della santa, infatti, era sorto un cimitero sotterraneo.

La Passione di Santa Cristina è uno scritto che risale almeno al IX secolo, quindi molto più tardo rispetto agli avvenimenti ed eccessivamente agiografico.

Ciononostante, la venerazione popolare per la santa preadolescente è sempre stata molto grande in tutta la zona.

Santa Cristina patrono di Bolsena viene festeggiata nei giorni 22, 23 e 24 Luglio.

Civita di Bagnoregio

La celebre Città che muore. Appare improvvisamente al visitatore, nel paesaggio, rinserrata sopra il ripidissimo sperone di tufo che si erge nella desolata valle dei Calanchi, modellata dall'erosione degli agenti atmosferici.

Il tufo poggia su un terreno argilloso che ne determinò il progressivo crollo e la costante riduzione degli abitanti e delle case.

La moderna rampa di accesso conduce all'interno della Civita, un luogo quasi irreale per l'assenza di asfalto e automobili, un impianto urbano rimasto intatto e pressoché disabitato dalla fine del XVI secolo.

Montefiascone

La Basilica di San Flaviano è uno dei più grandi ed importanti edifici di culto di Montefiascone e della provincia di Viterbo.
Venne costruita nell'XI secolo, in puro stile romanico con influenze lombarde, e si caratterizza per l'imponente facciata a tre portali, e un terrazzo coperto usato come loggia delle benedizioni.
L'interno è diviso in tre navate, chiuse da tre absidi divisi una dall'altra, nelle quali si può inoltre trovare la tomba di Johannes Defuk, il vescovo tedesco che diede 'impropriamente' il nome al vino Est! Est! Est! che si produce a Montefiascone.

La Cattedrale di Santa Margherita, altra chiesa storica di Montefiascone è la sede dell'antica diocesi locale, costruita su volere di Papa Urbano V in stile rinascimentale, con linee semplici ma dalle proporzioni monumentali.
La Cattedrale si contraddistingue per la grande cupola, il cui diametro, di ben 27 metri, la pone a paragone con alcune delle maggiori chiese italiane. Fu realizzata alla fine del XVII secolo, per sopperire al crollo di una parte del tetto, durante un incendio.

Orvieto

Situata nel sud-ovest dell'Umbria, in provincia di Terni, Orvieto si trova a circa 25 km da Bolsena e offre ottime occasioni di visite culturali ed eno-gastronomiche.

Il Duomo di Orvieto è la cattedrale della diocesi cittadina, capolavoro dell'architettura gotica italiana. La facciata è decorata da una serie di bassorilievi e sculture realizzati dall'architetto senese Lorenzo Maitani.

Ad Orvieto è celebre anche il Pozzo di San Patrizio, edificato per approvvigionare d'acqua la rocca dell'Albornoz, in caso di assedio o conflitto. Realizzato su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, fu terminato nel 1537: il pozzo è profondo circa 62 metri e, al suo interno si trovano due scalinate a doppia elica sovrapposte, progettate per rendere più agevole il trasporto dell'acqua.

Terme di Saturnia

Le terme di Saturnia fanno parte di un insieme di sorgenti termali, situate nel comune di Manciano, a pochi chilometri dalla località di Saturnia.

Sorgono nella sottostante vallata sud-orientale, sorgenti termali che alimentano le terme e interessano un vasto territorio che spazia dal monte Amiata alle Colline dell'Albegna e del Fiora, fino a raggiungere la Maremma grossetana (terme di Roselle) e Talamone (Terme dell'Osa).

Note già all'epoca degli Etruschi e dei Romani, secondo una leggenda le terme di Saturnia si sarebbero formate nel punto in cui cadde un fulmine, che Giove scagliò contro Saturno, mancandolo, a seguito di un violento litigio scoppiato tra le due divinità.

Viterbo

Il Palazzo dei Papi o Palazzo Papale rappresenta, insieme al Duomo, il più importante monumento storico di Viterbo.
Fu realizzato ampliando il palazzo sede della Curia vescovile, quando papa Alessandro IV (papa dal 1254), a causa dell'ostilità del popolo e della borghesia romana, trasferì la sede della Curia pontificia nel 1257 a Viterbo.
L'ampliamento fu disposto e curato dal Capitano del Popolo Raniero Gatti, che fece costruire tra l'altro, una grande sala per le udienze nota oggi con il nome di Aula del Conclave per il fatto di aver ospitato il primo e più lungo conclave della storia, cioè quello del 1268-1271, durato 1006 giorni.

Il quartiere San Pellegrino è situato sul percorso della via Francigena. L'asse principale è costituito dalla via San Pellegrino con una piazza centrale su cui si affaccia l'omonima piccola chiesa. La zona cittadina aveva caratteristiche residenziali e conserva torri e palazzi duecenteschi. Alcuni edifici sono andati distrutti durante le lotte per il potere tra le famiglie viterbesi. 

Il Bullicame (anticamente Bulicame) è una sorgente di acqua sulfurea calda (circa 58 C), sita appena fuori Viterbo, ad ovest del centro storico cittadino. Il Bullicame è la più nota delle tante sorgenti alimentate dal grande bacino idrotermale di Viterbo, insieme alle altre sorgenti ( Carletti, San Sisto, Bagnaccio, Zitelle, Piazza d'Armi, etc).
Dagli Etruschi fino al Secolo XVIII aa sorgente del Bullicameera sede di bagni termali - documentata fin dal primo Medioevo, quale punto di passaggio lungo la Via Francigena. In particolare rappresentava la VI tappa (Mansio) in uscita da Roma, definita Sce Valentine, in ricordo dei Santi Valentino e Ilario, martirizzati nelle vicinanze, secondo la tradizione.
Il Bullicame è anche citata da Dante (Inferno - canto XIV, vv.76-84).
Bomarzo

Bomarzo - Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale italiano. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.